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Sono un’apostola Faustinum!
Mi chiamo Marianna e, insieme a mio marito Tony, siamo apostoli Faustinum dal 2020. In questo ultimo periodo, ho vissuto momenti di incertezza riguardo la mia identità di apostola, condividendo con Tony i miei dubbi e la sensazione di non appartenenza. Un imprevisto ha cambiato i nostri piani facendoci rinunciare ad andare a Medjugorje per i nostri 26 anni di matrimonio, un luogo che ha rafforzato la nostra fede e devozione mariana. Tuttavia, questa delusione si è trasformata in una susseguirsi di benedizioni: una chiamata per entrambi, una guarigione spirituale del mio cuore, ed il rinnovo della nostra missione di “pregare cantando”. Nel corso di quei giorni, infatti, oltre a sentire nominare inspiegabilmente San Giovanni Rotondo in più occasioni, io e mio marito stavamo considerando l’idea di abbandonare il servizio intrapreso da anni con l’animazione liturgica; Tony si mise davanti al Crocifisso chiedendo quale fosse la volontà di Dio in merito. Con grande meraviglia, appena due giorni dopo, ci giunse un invito inaspettato: quello di prendere parte al Convegno, proprio a San Giovanni Rotondo e proprio nei giorni in cui dovevamo essere a Medjugorje! Questi segni così evidenti ci hanno confermato che dovevamo continuare con dedizione il nostro cammino nel pregare anche attraverso il canto: San Pio, che un tempo guardavo con distacco, legandolo al fasto che lo circonda, si è rivelato essere una luce nel mio percorso. Ho ritrovato un legame interiore con lui, a cui avevo donato il mio bouquet nuziale proprio durante il nostro viaggio di nozze 26 anni fa.
Non solo questo luogo, che non avevo mai apprezzato per la sua esteriorità, ha assunto un nuovo significato per me, ma il Convegno ha risvegliato la mia anima, oscurata dalle difficoltà della vita. Davanti a Gesù Misericordioso, Santa Faustina e la Beata Vergine Maria della Misericordia, ho lasciato i miei dubbi e la sfiducia. Lì ho pianto liberamente offrendo forse per la prima volta la vera Marianna e con la mia voce e chitarra ho pregato insieme a mio marito nel modo più autentico: abbiamo pregato cantando, proseguendo quindi la nostra umile ma devota missione, messa in discussione pochi giorni prima!
Sono tornata a casa non solo con un cuore colmo d’amore per le esperienze vissute, le persone incontrate, le testimonianze che hanno rimesso a posto i tanti pezzi sparsi della mia anima, e la meravigliosa condivisione con frati e suore, ma ho compreso, nel trambusto emotivo del convegno, che sono un’apostola Faustinum, che è un’ Associazione Mariana! Io che non mi sentivo completamente apostola proprio perché mi identifico pienamente mariana ecco che ricevo l’ennesima risposta!
Due giorni dopo il ritorno, il 30 Aprile, una nuova Croce ha tentato di scuotere la nostra pace, ma entrambi abbiamo sperimentato per la prima volta di avere uno scudo interiore che ha mantenuto intatta la nostra serenità. Abbiamo messo in pratica il suggerimento di Suor Emanuela durante la catechesi accogliendo questa sofferenza come un’occasione per conformarci maggiormente a Gesù ma con una nuova prospettiva, quella della Resurrezione e, questa Croce, ricevuta il giorno della canonizzazione di Santa Faustina , ci ha dato l’ennesima risposta su una decisione che riguarda la nostra vita spirituale su cui stavamo riflettendo al ritorno dal viaggio. Sono grata a Dio, alla Beata Vergine Maria della Misericordia, a Santa Faustina, a San Pio, ai sacerdoti, alle suore e tutti gli apostoli presenti che hanno accompagnato questo mio viaggio spirituale, in particolare mio marito, Marta, Irina e Camillo, che è stato strumentale nel guidarci al Convegno . La mia anima, ora guarita, guarda al futuro con rinnovata fede. Ora so che le mie sofferenze e paure sono ai piedi di Gesù Misericordioso. Ho lasciato un biglietto con la promessa “Gesù confido in te – 27.04.24”, fiduciosa che questo completo abbandono si trasformerà in grazia.
Marianna
volontaria Faustinum